martedì 31 luglio 2012

BUONGIORNO

La luce rosa del mattino,
armata di raggi di sole,
sconfigge l’oscurità della notte.
Un sogno da realizzare,
armato di determinazione ed impegno,
sconfigge fosche previsioni ed infondati timori.
Ogni nuovo inizio,
armato di fiducia ed entusiasmo,
sconfigge la malinconica solennità della fine.
Il presente,
armato di speranza,
sconfigge il passato.
E oggi è già un altro giorno.

martedì 24 luglio 2012

MATTUTINO

Il piede scalzo affonda
nella sabbia soffice e tiepida
profumata di primo sole.
Ogni passo rafforza
l’intima profonda appartenenza
alla terra e alla vita.
Mi accoccolo tra famigliole di conchiglie
in estasiata contemplazione,
io e loro,
di uno spettacolare concerto di mare.

sabato 21 luglio 2012

CHARLIE&ARA

Fedeli testimoni
d'amore infinito
e di un amore finito
il vostro sguardo è pesante
di molti giorni della mia vita.

UN BAMBINO PER AMICO (ad Andrea P.)

Il tuo fiducioso stupore del mondo
non ancora corrotto
da adulte vacue certezze
e logori egoistici timori
è un balsamo per l'anima
rinnova i miei pensieri
e mi rinfresca il cuore.

martedì 17 luglio 2012

VITA DI STAGNO

Brulichio di colori
fragranza di odori
argenteo guizzare di pesci in branco
dolce planare di un airone stanco
ronzare d'insetti, frinir di cicale
concerto per voci di ogni animale...
In un mondo diverso, un poco più attento
"stagnante" sarebbe un complimento.

CORAGGIO

Impavido pesciolino
con un balzo ti libri
in volo sull'acqua,
trattenendo il respiro
ti avventuri nell'aria
inebriato di cielo e di sole.
L'airone, ammirato e confuso,
rinuncia al suo pasto:
il coraggio può essere
la più invincibile arma.

RIFLESSI DI MARE

Oggi il mare
si specchia nel cielo
le sue onde spumeggianti
riflesse in candide pennellate
allungate nell'azzurro.
E come nuvola al sole
il pensiero si fa lieve.
S'assottiglia.
Scompare.

domenica 15 luglio 2012

CONTROVENTO

Bersaglio della tua incomprensibile ira
mi trafiggi con miliardi di granelli di sabbia
minuscoli, dolorosi aghi.
Non mostri alcuna pietà
per il ramo divelto dal suo tronco
e per il nido schiantato al suolo.
Il mio fragile corpo immobile
sferzato dalle tue cieche violente raffiche
anela soltanto un istante di quiete.

giovedì 12 luglio 2012

SOLE

Inesauribile ottimista
nulla consideri
indegno dei tuoi raggi
dissipando il tetro pessimismo delle nubi
squarciando il tonante pregiudizio del temporale
con il tuo fiducioso tocco
d'ogni cosa riveli
l'intima luminosa celata bellezza.

lunedì 9 luglio 2012

IO

Non sono cielo, vasto mutevole indifeso:
sulle sue nubi poggiano solo sogni.
Ma sono mare, profondo sfumato incontenibile:
i miei abissi in moto perenne
celano tesori e relitti consapevolmente dimenticati.
Non sono cima, irta fredda intransigente:
i suoi sentieri non perdonano passi falsi.
Ma sono albero, contorto ombroso accogliente:
le mie radici solidamente ancorate
nutrono frutti orientati al sole.
Non sono fuoco, secco violento estroso:
le sue fiamme distruggono ciò che illuminano.
Ma sono terra, umida molle scura:
pazientemente mi impegno a far germoglio
di ciò che teneramente custodisco nelle mie zolle.

DOPO IL MAESTRALE

Nel susseguirsi di nervose increspature
il mare conserva la memoria
del maestrale ormai calato
chè l'aspro dolore non si dimentica;
poi, lentamente, le onde arrotondano la cresta
chè anche l'aspro dolore, lentamente, addolcisce.

sabato 7 luglio 2012

ORME

Impresse sul bagnasciuga
ad indicarmi il cammino
una placida e caracollante
zampona canina
in saltellante compagnia
di un minuscolo amico;
eleganti dita affusolate
di nobili cormorani in fila;
un paio di robuste chele
faticosamente trascinate in parallelo;
il passo saggio e lento del nonno
affiancato dai fiduciosi piedini del nipote.
Avanzo lentamente
lasciando tracce del mio passaggio
diretta all'appuntamento
con ogni esistenza
là dove le onde
si infrangono sugli scogli.

martedì 3 luglio 2012

APPRODO

Una vita intera
trascorsa nuotando al largo
verso un irraggiungibile orizzonte
l’esistenza a repentaglio
in balia delle onde e della fatica
e ogni volta il ritorno
era una dolorosa vittoria.
Ora non è più quel tempo
pigramente galleggio in acque sicure
poche quiete bracciate
ed ecco, meritatamente,
riguadagnata la riva
riguadagnata la vita.