Detestavo, autunno
quando mi raggiungevi
nelle gloriose giornate estive
spegnendo la luce alle mie serate
ponendo fine ai miei giochi spensierati
obbligandomi a dismettere gli abiti più sgargianti.
Detestavo, autunno
la tua soffocante coltre bruna
il tuo sguardo inspiegabilmente raggelante
il tuo pensiero grigio e prevedibile.
Ora è la mia vita a farsi autunno
e finalmente percepisco
l’intensità dei toni accesi
la pazienza dei dolci frutti
la saggezza della nebbia leggera
e la pace del primo imbrunire.